“Pace e gioia nello Spirito Santo” (Rm 14,17)
Carissime/i,
domenica 1 dicembre inizia l’Avvento: un “Tempo” liturgico che orienta il nostro sguardo verso il Natale.
Con la guida dei Profeti e della Vergine santa, vuole condurci all’incontro con Cristo, “Dio diventato uno di noi“.
L’Avvento è dunque un pellegrinaggio del cristiano verso il più sorprendente evento della storia: la nascita di Dio come “figlio dell’uomo“. Perché l’uomo sempre sta a cuore a Dio, è prezioso ai suoi occhi…
Ma, oggi più che mai, Dio non sta a cuore all’uomo, all’uomo secolarizzato.
Con evidente innaturale forzatura, andando perfino contro il significato del nome,
a Natale (= Nascita) ormai non si festeggia più la nascita di un Bambino speciale,
ma l’arrivo di un vecchio.
Un Natale che non ha come simbolo una capanna dove il Cielo (che è l’altro nome di Dio) si è posato, ma una slitta trainata da renne;
non il calore di un luogo riparato e del cuore di una mamma, ma il freddo della immancabile neve…
Quella slitta, a pensarci bene, non è innocua: con il vecchio barbuto e rubicondo, infatti, traina anche il Natale del consumismo e del divertimento,
colonizzatore del Natale “cristiano”.
Sarà a questo personaggio, tanto popolare quanto strano, e al suo corredo di anestetico buonismo e di doni mangerecci che vogliamo affidare la speranza dell’uomo?
Nella Vigilia di Natale papa Francesco aprirà la Porta Santa in S.Pietro dando inizio al “Giubileo della speranza”.
L’Avvento ci conduca a riporre la nostra fiducia e la nostra vita in “Cristo, nostra speranza”.
Le Celebrazioni elencate nell’allegato Calendario Mensile di dicembre possono aiutarti. Ovviamente… se partecipi.
Con i sentiti auguri di ogni Bene.
Sac. Antonio Salone